ARTISTI&ARTIERI. In yellow and grey
“L’unione di un grigio, stabile nel tempo, e di un giallo vibrante, esprime un messaggio di concretezza ma allo stesso tempo positivo ed energica… questa combinazione di colori trasmette un senso di resilienza e speranza. Essere incoraggiati è un qualcosa di essenziale per la mente umana”. Pantone 2021.
“Una piccola ala di muro gialla, di cui non si ricordava, era dipinta così bene da apparire, a guardarla isolatamente, simile ad una preziosa opera d’arte cinese, di una bellezza che basta a se stessa. (…) Infine, giunse davanti al Vermeer, che egli si ricordava più sfolgorante, più diverso da tutto quello che conosceva, ma dove, grazie all’articolo del critico, notò… la preziosa materia della piccolissima ala di muro gialla. I suoi capogiri crescevano; egli fissava lo sguardo, come un bambino su una farfalla gialla che cerchi di catturare, sulla preziosa piccola ala di muro gialla. “Così avrei dovuto scrivere, – si disse.I miei ultimi libri sono troppo secchi, ci voleva più colore, bisognava render più preziosa la mia frase, come quella piccola ala di muro gialla.” Marcel Proust, La Prigioniera, 1923.
“Un voto costante della nostra era postmoderna consiste nell’ «abolire la frontiera tra arte e vita» (…) Con l’esperienza del ready made come dell’happening ci si sforza di risalire a monte della biforcazione selvaggio/civilizzato.” Regis Debrais, Vita e morte dell’immagine, 1992.
“Quando prese casa ad Arles, van Gogh aveva già in mente di “arredarla” (…) Nell’autunno del 1888 van Gogh si lanciò con entusiasmo nella “decorazione” nell’imminenza dell’arrivo di Gaugain. La “casa gialla” avrebbe dovuto essere l’atelier di un gruppo di pittori liberi dei vincoli del mercato dell’opera d’arte” Hans Belting, Il capolavoro invisibile, 2001.
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Questa bizzarra collettiva – lo so da me che l’ho pensata – si propone come un complesso ready made di pittura, disegno, scultura e fotografie d’arte; e ancora raccoglie immagini di reportage, un corto-(issimo) d’autore, ma anche lavori tessili, progetti di gioielleria o gardening, ceramiche e persino food.
Caratteristica di San Sebastiano Contemporary / Casa Bramante del resto è quella di proporre iniziative che mixano sperimentalismo ed effetti ludici. Anche l’indirizzo di questa mostra segue di conseguenza un atteggiamento “leggero” e “anarchico”. Un indirizzo che prova a rompere con tutti i riferimenti accademici, mantenendo sottotraccia un solo imperativo: proporre sempre e comunque lavori di qualità.
Non potrebbe essere diversamente. Sono questi i “limiti” (o forse i pregi?) delle esperienze maturate in campo artistico da Bramante e Premoli che di questo spazio sono gli animatori.
Intorno a un concetto (apparentemente) pretestuoso come l’abbinamento dei colori grigio e giallo si dispongono opere di artisti affermati come Pietro Roccasalva e Miltos Manetas. Super professionisti come Davide Bramante, Maura Banfo, Jano Sicura e la cineasta Giovanna Brogna. Artisti collaudati come Stefania Ricci, Giuseppe Bombaci, Claudio Cavallaro, Luciano Gaglio, Rossana Ragusa. Giovani promesse come Salvo Alibrio, Fancesco Bellina, Sebastiano Bottaro, Daniele Bianco e Paolo Greco. A cui si aggiungono il gioielliere siracusano Massimo Izzo, la couturier catanese Mariella Gennarino, i ceramisti (scelti da Salvatore Lantieri) Duccio Maria Gambi, Juan e Salvador Cidrás, un maestro giardiniere come Alfio Leonardi …e pure due chef: Andrea Alì, Yasmine De Palma.
Una compagnia eterogena – ma disposta con cura – per creare scompiglio, per descrivere attraverso i colori dati emozioni vicine alla resilienza di cui la nostra mente ha bisogno in un periodo difficile come quello che stiamo attraversando. L’arte guarisce l’anima. ALDO PREMOLI
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“È per questo in fondo che la sospensione, la dissociazione, la perdita di senso che stiamo attraversando (consapevolmente o inconsapevolmente, volentieri o riluttanti) è così importante e non va rimossa né sprecata: perché ci permette di concentrarci su quell’apertura, su quell’orizzontalità e su quella disponibilità che sono fondamentali per allargare il racconto, per ampliare il respiro del racconto artistico e orientare in senso radicale l’efficacia della sua riflessione” Christian Caliandro, Fase Tre (XI). Aperture e imprevisti, Artribune, 1.2.2021
Su prenotazione:
info@sansebastianocontemporary.itDate:
27 Aprile 2020